Ricordando Marcella Alfonsi
Volontaria in carcere a Capanne e segretaria della nostra Associazione, parrocchia di San Barnaba, 16 agosto 2017.
Ancora portiamo nel cuore gli echi della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, che ha vissuto il tempo di Nazareth come fedeltà al progetto di Dio. Fedeltà nella vita ordinaria, originata da quel sì del Magnificat, tappa necessaria al mistero della salvezza.
È così che vogliamo pensare a Marcella, al suo quotidiano e fedele sì a servizio del Regno. Un spazio che per noi che abbiamo condiviso, nel volontariato, il cammino nel servizio ai poveri, è stato efficace, vissuto nella semplicità, nella fedeltà, nell’umiltà, nell’esserci sempre quando era necessario.
Allora la significativa presenza al carcere di Capanne, al Villaggio della carità in Caritas, nel lavoro prezioso e puntuale di segreteria in Associazione, in parrocchia, sono stati i luoghi di vita dove nella relazione con gli altri, spesso i poveri, Marcella ha testimoniato la sua fedeltà al Padre.
Vogliamo pensare a questa fedeltà nel quotidiano, senza clamori, nel silenzio di un servizio che ci rimanda ai servi fedeli del Signore.
La vita di Marcella che abbiamo conosciuto e in parte condiviso è stata un appello a questa fedeltà al progetto di Dio. Un amore il suo, perseverante, nel servizio ai poveri vissuto in diverse modalità, una autentica testimonianza di segni di speranza e, nella fede, di risurrezione.
Pensare a Marcella ci rimanda alla vita nascosta silenziosa di Gesù Maria e Giuseppe nei trent’anni di Nazareth. Quante volte nel servizio agli altri, si cerca di affermare se stessi e si perde di vista l’obiettivo che è quello di vivere solo in vista di Lui e per Lui.
Vogliamo benedire e ringraziare il Signore della vita, che ci ha donato questa sorella.
Maurizio Santantoni